(...)
Non più «si vis pacem, para bellum» (Cicerone, portavoce del
bellicismo pagano), ma «si vis pacem, para pacem» (Paolo VI,
portavoce del pacifismo cristiano).
Accanto
alle numerose analisi (sociologiche, economiche, politiche, filosofiche,
giuridiche) della globalizzazione, il lavoro di Servedio ha il merito di
fare un'analisi culturale, e pedagogica in particolare, del problema
della pace che trova origini certamente nelle sue numerose esperienze
vissute come docente, prima, e dirigente, poi (...)
Servedio
con il suo saggio, che si segnala per l'acuta sensibilità pedagogica,
offre significativi spunti di didattica laboratoriale affinché la pace,
nel contesto scolastico e in quello familiare, non sia solo predicata,
non resti un discorso astratto, ma venga vissuta e testimoniata sì da
diventare stile di vita eticamente orientato, giusto e solidale.
La
proposta pedagogica e l'itinerario del libro di Vincenzo Servedio si
caratterizzano per una netta curvatura personalistico-comunitaria e si
snodano attraverso significativi percorsi educativi alla pace,
essenzialmente orientativi nelle linee di approfondimento
metodologico-didattico e allo stesso tempo audacemente sperimentali.
(dalla
presentazione del Prof. Michele Indellicato)