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Vito Buono
IL
DIZIONARIO DEL CINOFILO. Significato di parole e sigle italiane e
straniere usate in cinofilia da giudici,
allevatori, veterinari, etologi, cacciatori,
addestratori, ecc.
settembre 1997,
pag. 71, £. 15.000
Il linguaggio
del giudice (di esposizione o di lavoro), quello
del veterinario, quello dell'etologo o
dell'allevatore, e' fatto di termini che spesso
sono di difficile comprensione anche per il
cinofilo più esperto; e non parliamo poi del
linguaggio burocratico, fatto di abbreviazioni e
sigle: ne sono pieni i pedigree dei nostri cani,
i loro libretti di lavoro e le relazioni che i
giudici lasciano alle expo', i moduli e, spesso,
gli stessi libri che dovrebbero spiegare le cose.
In un giudizio
del nostro cane è facile trovarvi termini come
"montonino", " garretti",
"sostanza"; quanti ne conoscono il
corretto significato? Una relazione di un turno
di lavoro parla poi spesso di "tempra",
"vigilanza", "pronunciato"
oppure di "fuori mano",
"sospetto" e "dettaglio":
cosa significano queste parole? Quanti, poi,
sanno per certo quale sia la differenza fra
"guidata" e "accostata" o fra
"recupero" e "riporto" oppure
ancora fra "cerca" e
"percorso"? E in un libro o in uno
standard quante volte vi siete imbattuti in
parole come "dolicocefalo",
"ortoide", "olecrano",
"inbreeding", "eterozigote"?
Cosa
significano le parole "fiocco",
"protidi", "conservante" o
"BHT", che tanto spesso troviamo
scritte sulle confezioni di mangimi? E dal
veterinario? Siete poi sicuri di non fare
confusione fra "artrosi" e
"artrite" o fra "carpo" e
"tarso"?
Con i giudizi
scritti in lingua straniera le cose si complicano
ancora: la incomprensione può essere totale se
non avete la fortuna di avere con voi un
interprete. Spesso pero' nemmeno questo e'
sufficiente: un interprete, o comunque chi
conosce una lingua straniera, vi servirà a poco
se non conosce il linguaggio cinotecnico: molti
termini, infatti, assumono un significato diverso
da quello comune se usati in... materia di cani.
Con un po' di
buona volonta', allora, si e' cercato, con questo
"dizionario" di dare ai cinofili uno
strumento per "tradurre" le tante
parole e sigle, italiane e straniere, più o meno
oscure di cui sono piene le loro giornate.
ISBN
88-7949-150-4
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