Marie François Pierre Gontier, più noto come
Maine de Biran, fu un intellettuale - filosofo e pedagogista -di primo
piano nei difficili decenni compresi tra la Rivoluzione Francese e la
Restaurazione, durante i quali svolse anche una prudente e accorta
attività politica. Esordì a Parigi nel gruppo dei cosiddetti 'Philosophes',
a fianco dei più celebri Enciclopedisti. Più tardi, nel ruolo di
sotto-prefetto nella provinciale Bergerac, sviluppò una sistematica
azione culturale e scientifica a beneficio della comunità. Fu il
fondatore e l'animatore della Société Médicale de Bergerac e
l'ispiratore di piani e di programmi didattici in linea con le nuove
metodologie didattiche proposte dal Pestalozzi. Alcune prospettive
filosofiche di Biran, pur nella originalità del loro dispiegarsi,
rivelano inaspettati punti di contatto e di riferimento con i grandi
pensatori del passato: con Agostino, con Pascal, con Leibniz e con
Rosmini, per citare solo i più noti.
Sommario: Prefazione di Vittorio
Mathieu - 1. Maine de Biran e la "Société Médicale de
Bergerac" (I) - 2. Maine de Biran e la "Société
Médicale de Bergerac" (II) -
3. L'amministratore e l'uomo politico - 4. Il pedagogista e
l'educatore -
5. La ricerca del "Point d'appui" -
6. Felicità-dolore-sofferenza
-
7. Interiorità e verità. Maine de Biran e Agostino -
8. Maine de Biran e Pascal - 9. Maine de Biran e Leibniz
-
10. Maine de Biran e Rosmini - Nota.
In copertina:
Ritratto giovanile di Maine de Biran nell'interpretazione del
pittore Michele Damiani (dall'originale di A. Duvivier)
ISBN 88-7949-277-2