gennaio 2000, pp. 418, £. 40.000
Bona
Sforza (1494-1557) è una delle
donne più interessanti del Rinascimento italiano. Cresciuta
bambina nel ducato di Milano, fanciulla nel castello di Bari,
intrattenne stretti contatti con le corti di Ferrara e di Mantova. Moglie di Sigismondo il Vecchio, s’impose come sovrana illuminata
della Polonia nel trentennio 1518-1548, ponendosi come ago della bilancia nella
politica europea verso la Turchia di Solimano il Magnifico. Consultando fonti polacche,
bielorusse ed ukraine l’autore ha potuto
riconoscere a Bona una notevole connotazione
di modernità, grazie soprattutto al suo contributo al
Rinascimento polacco, nonché alle riforme avviate o attuate nel campo
della bonifica delle terre, del diritto civile e del diritto alla
libertà religiosa degli Ortodossi. il suo ruolo nella storia di Bari
è delineato tenendo conto degli scritti degli storici locali (Beatillo,
Petroni, Melchiorre), ma con particolare attenzione alla
corrispondenza pervenutaci nelle grandi raccolte polacche (come, ad
esempio, gli Acta Tomiciana).
Sommario:
Premessa
– I. Tra
Milano e Bari: il governo degli Sforza fra Quattro e Cinquecento:
1. Sforza Maria ed Azzo Visconti; 2. Ludovico il Moro, duca
di Bari; 3. Isabella d’Aragona a Milano; 4.
Isabella d’Aragona e il castello di Bari; 5.
Isabella e la vita sociale barese; 6. La corte barese di
Isabella; 7. Amori e morte di Isabella – II.
Bona Sforza: nata per regnare: 1. Infanzia e giovinezza di Bona; 2. Educazione
intellettuale e religiosa nel castello di Bari; 3. Amori giovanili tra
Bari e Napoli; 4. Progetti matrimoniali e nozze napoletane; 5. Il corredo ed il banchetto nuziale; 6. Viaggio e matrimonio in
Polonia; 7. La corte italiana di Bona in Polonia; 8. La politica di
Bona in Polonia; 9. Bona e la Chiesa in Polonia; 10. Bona e il figlio
Sigismondo Augusto – III.
Le
riforme nella Russia occidentale: 1. La Russia occidentale prima di
Bona; 2. Le terre di Bona in Russia; 3. Rapporti con la nobiltà
polacca e russa. Costantino Ostrozskij; 4. La “guerra delle
galline”: scontro fra Bona e la nobiltà; 5. Certezza del diritto e
verifica dei diritti di proprietà; 6. Bona e l’autonomia della
chiesa russa; 7. La riforma agraria; 8. Conclusione; 9. Appendici:
Regesti dell’Archivio Sanguško relativi a Bona, Diploma di
Sigismondo I sul riscatto di Sambor ad opera di Bona – IV. La
Duchessa di Bari: 1. Morte di Isabella e sommossa a Bari contro il De
Ruggiero (1524); 2. A Bona il ducato, ma non il castello di
Bari; 3.
Ludovico Alifio, governatore di Bari; 4. Colamaria e Scipione di
Somma: ma ci si può fidare?; 5. Gli statuti di Bari (1527): intraprendenza e senso
civico; 6. La
guerra del 1528/29 e gli 8000 baresi morti di peste; 7. Delitti
impuniti: Antonello da Monopoli e Giovan Giacomo Affatati; 8. “Senza
il castello è come se non avessi il ducato!”; 9. Il castello e i
castellani di Bari; 10. Gli Arcivescovi e la Cattedrale di
Bari; 11.
La Basilica di S. Nicola e i suoi canonici; 12. Altre chiese; 13. Il
senso della giustizia e la carica di umanità; 14. Gianlorenzo Pappacoda e la partenza dalla
Polonia; 15. Nel
castello di Bari; 16. Il giallo della morte. Malattia o
avvelenamento?; 17. La controversia per l’eredità – V. Il governo
dei feudi minori: 1. Bona, erede dei feudi della madre
Isabella; 2.
Modugno; 3. Palo; 4. Capurso, Ceglie e Monteserico; 5.
Noia, Triggiano
e Rutigliano; 6. Ostuni, Villanova e Grottaglie; 7. Rossano e
Longobucco; 8. Il destino dei feudi di Bona; 9. La regina Anna e il
Mausoleo in S. Nicola; 10. Appendici: 1. Capitoli e gratie di Rutigliano, 2.
Statuti e privilegi dell’università di Rossano - Bibliografia
principale – APPENDICE