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Rita
D’Amelio
COLLODI E
DI GENLIS. Due scrittori per l’infanzia
gennaio 1991,
pp. 237, £. 28.000
La Professoressa Rita
D'Amelio insegna Letteratura per
l’infanzia nella Facolta’ di
Magistero di Bari, e ha al suo attivo numerose
opere di storia e di critica
sull'argomento. Essa presenta ora, unite in
questo volume, le monografie di due autori
di letteratura giovanile: Collodi e la Di Genlis,
che, sebbene contigui nel tempo, sono per molti
aspetti diversi.
Li unisce, pero’,
l’intento e il metodo dell’Autrice,
che, mettendo a frutto i risultati delle sue
lunghe ricerche sulla «natura» della
letteratura «giovanile», esegue come una radioscopia,
delle loro opere, rilevandone le strutture
interne e i significati «giovanili» e
educativi. Cosi’ essa rende possibile un
confronto qualitativo dei «moduli» artistici,
molto diversi, che hanno presieduto alla loro
composizione.
II lavoro e’
caratterizzato da una spiccata originalita’,
che mette in luce gli aspetti inediti di
tali «moduli», aprendo cosi’ la strada a
feconde discussioni e a ripensamenti sul
problema, tuttora aperto, della natura e
della validita’ di una «letteratura
giovanile».
Sommario:
Presentiamo il volume - Le avventure di
Pinocchio, ossia un piacevole itinerario di vita:
Prefazione - I. Per introdurci... interpretare
Pinocchio - II. Pinocchio, opera giovanile:
A) La nostra ricerca sulla
«Giovanilita’» di un libro: 1. «Le
categorie a priori» dell’attivita’
giovanile, 2. Il libro «giovanile»,
ossia le «categorie a priori» del ragazzo
lettore: a) Il gioco della fantasia, b) La
possibilità di «identificazioni»; B) La
verifica «giovanile» del Pinocchio: 1. Fusione
unitaria degli elementi che costituiscono la
«giovanilita’» di un libro. Le idee di
Manzoni e di Croce, 2. Gli elementi
«strutturali», ossia la base del rapporto
dialogico con il ragazzo-lettore: a)
L’azione, b) La fantasia, c) La guida, d) La
«catarsi» del lieto fine, 3. Gli elementi
«dinamici», ossia gli stimoli psicologici alla
risposta attiva del ragazzo: a)
L’«identificazione». Significato e
funzione, b) La presa di coscienza del
«burattino» (Il modulo stilistico fondamentale,
Identikit del «burattino», Il burattino
si muove verso il ragazzo, L’umorismo, Le
inesauribili risorse dei ragazzi, Gratificazioni
psicologiche), c) Il ragazzo in cammino. Il
processo di identificazione «migliorativa». La
«morale» (Il «simbolo» morale, La morale esplicita,
I contenuti morali particolari) - III. Per
concludere... Collodi, il «Dante» dei ragazzi:
A) Una sbirciata nel mondo degli adulti;
B) Il Pinocchio, ossia la Divina
Commedia per i piu’ piccoli - Una
penna per l’educazione. La contessa Di
Genlis e la letteratura giovanile:
Prefazione - Parte prima: La personalita’
e l’opera della contessa Di Genlis: 1. Cenni
bio-bibliografici; 2. La donna e la
scrittrice; 3. Idee della Di Genlis sulla
letteratura giovanile: a) La natura della
letteratura giovanile, b) L’educazione
alla lettura. La guida, c) Cenni di
metodo. L’educazione intellettuale e
l’educazione fisica, d) Una critica
- Parte seconda: La scrittrice in azione. «La
morte di Adamo»: Per introdurci...
Klopstock e la Di Genlis; 1. La tragedia
di Klopstock; 2. La tragedia della Di
Genlis; Il senso della tragedia di
Klopstock; 4. La Di Genlis al lavoro:
1) «Morrai di morte»: «Morte morieris»,
2) Caino, 3) Gli «insegnamenti»:
a) La famiglia, b) Morale e religione (Il lavoro,
Di fronte alla morte), c) Il discorso di Adamo,
4) Alcuni particolari: a) L’impianto
scenico, b) I personaggi, c) Notazioni
cronologiche - In conclusione - Traduzione della Tragedia
della Di Genlis: La morte di Adamo.
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