Attraverso una documentata ricerca storica che
si propone al lettore con il fascino di un grande racconto, si narrano
le vicende non solo private del casato Pomarici, ma anche del rapporto
che costruì con la società civile in una periferia tutt'altro che
arretrata e marginale, come la Basilicata e le regioni vicine.
La storia si snoda lungo un arco di tempo plurisecolare
che parte dal lontano Medioevo, quando il destino di una genìa
longobarda si insedia a Pomarico, in Basilicata, e giunge sino ai
nostri giorni.
Il volume, diviso in cinque parti per delineare le
vicende dei vari rami della famiglia - quello primogenito di Matera da
cui un ramo passò a Napoli e Pescara, quello dei secondogeniti,
divenuti nel tempo Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia, e quello
dei terzogeniti, stabilitesi definitivamente ad Anzi, vicino Potenza -
racconta, attraverso passioni e inquietudini, la comune identità
morale e intellettuale di tutti i suoi discendenti, ribelli e alieni
da ogni sopruso, pur in una società dove il potere precostituito non
legittimava alcun margine di libertà.
Emergono, pertanto, in seno alla famiglia i grandi temi
di confronto ma anche di scontro, come la scelta fra il modello
familiare autoritario d'antico regime e quello più moderno fondato
sui sentimenti; la difesa dei patrimoni e del prestigio
dell'aristocratica stirpe; la ribellione degli uomini cadetti alle
antiche consuetudini feudali del "fedecommesso" e del "maggiorascato";
la disubbidienza delle donne alle costrizioni matrimoniali e monacali
per affermare le loro ambizioni affettive individuali. Emblematica, a
riguardo, è la narrazione biografica della vita di Teodolinda
Pomarici, che visse una breve ma intensa storia d'amore con Gabriele
d'Annunzio, qui ripercorsa attraverso le fonti autografe,
testimonianza esemplare della condizione femminile ottocentesca.
Analizzando
questi temi, si traccia un inedito affresco in cui le vicende dei
Pomarici e della loro Terra si intersecano con la storia del
Mezzogiorno. Non a caso, la famiglia, attraverso l'amministrazione
locale, le professioni civili e la vita militare, fornì un contributo
straordinario sia alla costruzione dell'Unità d'Italia sia alla
formazione dello Stato borghese nel Meridione.
Sommario: Presentazione
(Raffaele Giura Longo) – Parte prima:
Il casato Pomarici: I. Dalle origini al XVI
secolo; II. Andrea de Pomarico: il casato; III. Ettore
Pomarici e la città di Anzi - Parte seconda:
Pomarici di Matera: I. La città di Matera a fine
Seicento; II. Biagio Pomarici e suo figlio Gaetano; III. La
famiglia Roberti e il marchesato di Castrovalva; IV. Gaetano e
Agnese Pomarici a Matera; V. Biagio Pomarici e il suo tempo;
VI. Matera durante i moti del 1820-21; VII. L’ora del
tramonto; Appendice documentaria - Parte terza: I Pomarici
di Napoli e Pescara: I. Michele Arcangelo Pomarici a Napoli;
II. Il secondogenito Gaetano Pomarici - Ramo Napoli; III. Il
primogenito Carlo Pomarici - Ramo Pescara; IV. Teodolinda
Pomarici, Le lettere – Parte quarta: I Pomarici
Santomasi di Gravina in Puglia: I. Ferrante Pomarici a
Montepeloso; II. Nicola Pomarici; III. Caterina Pomarici
e la famiglia Santomasi; IV. Donato Antonio Pomarici; V. I
Pomarici Santomasi a Napoli; VI. Antonio Pomarici Santomasi e
Caterina de Samuele Cagnazzi; VII. Luca Pomarici Santomasi;
VIII. Ettore Pomarici Santomasi; Appendice documentaria – Parte
quinta: I Pomarici di Anzi: I. La discendenza dei figli
cadetti di Biase Pomarici di Anzi; II. La discendenza di
Aurelio Pomarici figlio di Ettore; III. La discendenza di
Nicola Geronimo, figlio secondogenito di Aurelio Pomarici;
Appendice documentaria - Ringraziamenti -
Abbreviazioni - Indice delle illustrazioni - Indice dei nomi - Indice
delle tavole genealogiche – Bibliografia.
ISBN
88-7949-319-1