BACK TO HOME PAGE LEVANTE EDITORI - Via Napoli 35 - 70123 BARI - ITALY - ISBN CODE 88-7949 - tel./fax +39 80 5213778 - e-mail: levanted@levantebari.it


IL BRACCIANTE E IL LATIFONDISTA

PREVIOUSNEXT

APULIA HISTORY/SOUTH ITALY INDEX

TOPICS

AUTHOR INDEX

SERIES INDEX

GO TO FUORI COLLANA INDEX

Gino Pastore

LESSICO CAPURSESE. Il linguaggio angelico. Glossario

giugno 2002, pp. 235, 14,00

Gino Pastore, come di consueto, alterna la ricerca linguistica e l'impegno letterario alla ricerca storica. Con questa sua ultima fatica ha inteso conseguire due obiettivi: arricchire il panorama dei lessici pugliesi finora editi; riaffermare l'identità culturale della piccola cittadina di Capurso attraverso l'analisi della sua parlata popolare.

A tal fine, egli ha frequentato i luoghi nei quali il dialetto capursese è più verace: botteghe artigiane, negozi, mercati, forni, trattorie, presidi sanitari, piazze, bar, giardini pubblici, vie, corti e bassi del centro storico.

Le tantissime testimonianze orali raccolte, insieme con alcuni esempi di produzione letteraria vernacolare, costituiscono la vasta messe di materiali (racconti popolari, liriche, versi d'occasione, filastrocche, indovinelli, giochi, modi di dire, proverbi), che hanno reso possibile la compilazione del "Lessico capursese". Egli ne ha studiato storia, etimologia, fonematica, morfologia, grammatica e sintassi e ne ha ricavato un glossario che, benchè costituito da poche migliala di voci, è pur sempre una base cospicua per ulteriori apporti.

Uno spazio a parte Pastore ha dedicato al fenomeno del linguaggio angelico, ovvero del linguaggio in codice ideato fin dalla seconda metà del XVII secolo dagli sgammìtte, cioè dai mercanti girovaghi, per intendersi tra loro. Un linguaggio che ha finito per contaminare anche l'ordinaria parlata dei capursesi, riflettendone il variegato caleidoscopio di sentimenti ed emozioni. (Franco Pesole).

Sommario: Prefazione - Note introduttive – Storia: Dal latino volgare al dialetto capursese; Voci di derivazione latina; Voci di derivazione bizantina; Voci di derivazione germanica; Voci di derivazione spagnola; Voci di derivazione francese – Fonematica: Le vocali; Dittonghi e trittonghi; Le consonanti - Grammatica e note morfologiche: Il plurale dei nomi; Gli articoli; Gli aggettivi; I pronomi; I verbi; Le preposizioni; Le congiunzioni; Nota sintattica; Lessico - Abbreviazioni - I stòrie: Àggie perdute a chiàve, Ho perduto la chiave; O' camesànde, Al camposanto; U fòngie, Il fungo; La néve, La neve; U figghie all'abbonéte, Il figlio sciocco; Oh sciuné traccagné, Guaglio' apri gli occhi; Chéiperùsse e u uardiéne, Caporosso e il guardiano; U conzìglie de uavvechéte, Il consiglio dell'avvocato - Poèsì e chiàcchiere: Alla condróre, Alla controra; Capùrse de staggióne, Capurso d'estate; La bèféne di peccenìnne, La befana dei bambini; Càre, paisé!, Ciao, paesani!; Na stòrie e na poesì, Una storia e una poesia; U marasciàlle, Il maresciallo; La uèrre, La guerra; Dò chiàcchjere chè Carlètte, Due chiacchiere con Carletto - I strofìtte: Filastrocche - I 'ndevenjìedde: Indovinelli; Soluzioni; Sòtta matàfere: Espressioni gergali - I dettèrie – Proverbi: I tjìembe chi tjìembe (Ogni cosa a suo tempo); La fatìje, la 'nzògne e la fertoùne (Il lavoro, il denaro e la fortuna); I dettèrie andéiche nà se sbàgliene (I detti antichi non sbagliano) - I paróle alla capersése: Glossario - La parlète serpendìne: Il linguaggio angelico – Bibliografia.

ISBN 88-7949-280-2