|
Giorgio
Saponaro
LA
LEONESSA
presentazione
di Allegra Zante, febbraio 1989, pp. 247, £.
22.000
Per quanto riguarda il
romanzo, la godibilita della lettura
e tutta nel risucchio verso un finale che
lasci il lettore soddisfatto, per le immagini che
ha evocato, per la qualità della storia che ha
raccontato e per la peculiarita dei
personaggi che in essa vivono, poiche si sa
che, in ogni romanzo, aldila del suo
autore, continua ininterrotta la vita di ogni
uomo, nellespressivita di una lingua
che tutto invera.
Per Robert, Franz e
Sciu-Sciu, la storia di questo
anomalo triangolo (due uomini ed una leonessa),
e antica quanto il mondo, dove
lattrazione delluomo per la bestia
affonda nella sua stessa fisicità.
Robert è un pittore che
cerca, come tutti gli artisti, una
identificazione con la realta che lo
circonda, ma, nella sua mutevolezza, non assapora
mai certezze, si scontra invece contro pesanti
nodi inestricabili e terribili dubbi che sono il
succo vitale della sua vita dartista.
Il diverso
(lartista e un diverso) e
spesso additato ed evitato come portatore di
pericolosi virus. Per questo Robert fugge da
sempre e si rifugia inutilmente in luoghi
appartati e inospitali, ma non puo
sottrarsi alla sua coscienza critica che
sopraintende alla sua vacillante sanita
mentale. Sciu-Sciu è una leonessa ed
e anche laltra faccia delluomo:
linconscio che è nel profondo di ognuno di
noi, pronto a condizionare pesantemente ogni
nostra azione. Franz è un ebreo per cui "la
fuga" e una necessita di
sopravvivenza.
E la velocita
della movimentata scrittura di Giorgio Saponaro,
sincopata da brevi capitoletti che intessono
lintero romanzo, e tale per cui tutto
al suo interno pare fermo, totalmente incluso e
circoscritto nella storia che racconta: il resto
del mondo e fuori, lontano, altrove. Ma se
si entra e si sta al - serissimo - gioco della
vicenda narrata, quando se ne viene fuori, si
e, col cuore di nuovo calmo e, certamente,
piu saggi.
Allegra
Zante
|