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ANTICHITÀ & PUBBLICITÀ

 

a cura di Francesco De Martino

 

settembre 2010, pp. 877, € 75,00

 

 

Antichità e pubblicità esplora un binomio stravagante e porta alla luce le radici mediterranee della forma di comunicazione più moderna e agguerrita, ma che non è per nulla l'ultima arrivata.

La prima parte (Pubblicità nell'antichità) raccoglie contributi su un capitolo dimenticato dalla storia della comunicazione pubblicitaria, quello antico, specialmente greco, per mostrare che l'arte di vendere è la sorella ruffiana dell' «arte di comprare», la tèkne ktetiké, come Platone chiamava lo shopping. Acquisti per pochi giorni, dai semplici ma genuini alimenti della dieta mediterranea alle rifinite scarpine del Calzolaio di Eronda, o «per sempre» come le ambiziose Storie di Tucidide, i prodotti sono pensati e pubblicizzati come "belli" e persino "buoni", al pari dei loro acquirenti.

La seconda parte (Antichità nella pubblicità) presenta mirati sondaggi in ambiti decisivi quali la retorica, il mito, il  mondo dell'auto, i topoi e i "sistemi" concentrici dell'arte e della pubblicità.

La terza parte è un Catalogo, molto ampio e articolato, di pubblicità che puntano sul mito e sulla storia antica. La presenza letteraria e artistica del mondo antico è schiacciante rispetto a quella dei non meno prestigiosi classici moderni. Anche nella pubblicità il mito antico si conferma pertanto un linguaggio più trasversale e universale rispetto alle culture nazionali, perché, come la musica, non ha bisogno di traduzione.

Moderna, modernissima, la pubblicità si rivela insomma come la più sicura e massiccia forma odierna di ricezione e fortuna dell'antico. Si rivela, inaspettatamente, anche pubblicità dell'antico.

 

 

 

Sommario: Francesco De Martino, La dodicesima arte — I. PUB- BLICITÀ NELL'ANTICHITÀ: Francesco De Martino, I Greci e la pubblicità Menico Caroli, «Un acquisto per l'eternità». La pubblicità dei libri nel mondo antico Laura Cammarosano, Tragici 'in prima persona'. Tracce di uno spazio promozionale per i poeti tragici – Maria do Céu Fialho, Propaganda ateniese nel teatro di Euripide – Maria de Fátima Silva, La Commedia Antica. un canale di pubblicità nella polis  – Elena Redondo Moyano, Propaganda de ciudades griegas  – María José García Soler, Gastronomia e pubblicità nella Grecia antica – Francesco De Martino, L'"intervallo" pubblicitario nell'inno omericoAd Apollo  II. ANTICHITÀ NELLA PUBBLICITÀ: José Antonio Caballero López, Ave, Fénix: retorica y pervivencia del mundo clásico en la publicidad – Delio De Martino, Automobili da mito – Antonino Di Sparti, Mito e pubblicità – Anna Di Giglio, Il motivo dell'io sono – Livia Semerari, Sistema delle arti e sistema della pubblicità  III. CATALOGO: I. Iconografia – II. Autori e testi – III: Personaggi storici – IV. Luoghi – V. Parole antiche – VI. Miti – Addenda

 

 

 

In copertina: Scene di mercato e compravendita. Pubblicità dell'olio: pelike a f.n. (fine VI sec. a. C., Roma, Musei Vaticani) e pelike a f.r. (IV sec. a. C., Firenze, Museo Archeologico nazionale). Pesatura della merce: anfora a f.n. (540-530 a. C., New York, Metropolitan Museum) e mosaico (III sec., Museo del bardo, Sala di Sousse). Venditore di tonno: cratere a f.r. (380-370 a. C., Cefalù,Museo della Fondazione Culturale Mandralisca).

Fonti: Musici greci in Occidente, Adda, 1996, pp. 101 e 112; Art of the Classical World in the Metropolitan Museum of Art, New York, 2007, p. 421, n. 83, Mosaici del Museo del Bardo, Cérès, Tunisi, 1998, p. 33; I Greci in Occidente, Bompiani, 1996, p.510.
 

 

ISBN 978-88-7949-563-9