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AA. VV.
ROSE
DI PIERIA
a cura di
Francesco De Martino, novembre 1991, pp. 448, £.
38.000
«Morta
giacerai, né piu' alcuna memoria di te / ci
sara', né ora né mai. Tu non sei piu' partecipe
delle rose / di Pieria e come una qualunque anche
in casa di Ade / vagherai fra spettri indistinti,
svanita». Il volume prende il titolo da questo
fosco e ad un tempo poeticissimo ammonimento
saffico ad una ricca ma indotta rivale e che è
diventato destino comune di tanta letteratura
antica al femminile. Che una poesia moderna al
femminile esista non ha dubbi Dacia Maraini e in Poesie
delle donne cerca di spiegarlo ad un
«critico gentile dagli occhi a palla» al quale
importano «i risultati poetici», le ciambelle
col buco. «Se sia donna o uomo cosa cambia?». E
che una poesia antica al femminile esistesse gia'
nel V secolo a.C. non aveva a sua volta dubbi
Corinna di Tanagra in Beozia, che criticava con
sorridente ironia ed autoironia lei
esemplare frusta pindarica la sua collega
e conterranea Mirtide, perché «donna di nascita
era entrata in contesa con Pindaro». E deve
averlo creduto anche Antipatro di Tessalonica,
che riservo' a nove di loro un epigramma
palatino. Anzi la loro fama giunse anche lontano,
se ha ragione Paul Bernard di individuare nel
rilievo su un rhyton, trovato
nell'antica citta' reale parta di Nisa, nel
Turkestan sovietico, una giostra di dieci
poetesse greche, a partire da Corinna, Mirtide,
Saffo. E Taziano nel Discorso ai Greci
inventario', scandalizzato, ben 13 statue di
autrici pagane. L'attenzione alle «prose» di
Pieria sara' invece un'incombenza di Io.
Christianus Wolfius, che ne raccogliera' nel '700
Fragmenta et Elogia.
Questo volume
vorrebbe costituire appunto un primo approccio a
questo capitolo dimenticato, tanto piu'
dimenticato in confronto alla viceversa assai
esuberante saggistica donnologica, come si dice
oggi con un brutto solecismo.
Saffo, ma anche
Corinna, Erinna, Nosside, Anite, Melinno,
filosofe ellenistiche, Leonzio, l'Ateniese
Eudocia, fino alle bizantine Cassia ed Anna
Comnena su su fino a Clotilde Tambroni,
cattedratica e poetessa saffica a Bologna tra
XVIII e XIX secolo: ecco un primo lacunoso
percorso letterario al femminile, che si vorrebbe
completare con una piu' sistematica e compiuta
raccolta di materiali preliminari (bibliografici
e testuali), in vista di un finale Dizionario
delle scrittrici greche e latine.
Sommario:
Presentazione - Francesco De Martino, Appunti
sulla scrittura al femminile nel mondo antico
- Marilyn B. Skinner, Aphrodite Garlanded:
Erôs and Poetic in Sappho and Nossis -
Eleonora Cavallini, Due poetesse greche.
I. Testimonianze antiche e versi di Saffo:
alcuni dati a confronto; II. Erinna
- Sotera Fornaro, Immagini di Saffo -
Sylvia Barnard, Anyte: Poet of Children and
Animals - Patrizia Liviabella Furiani, Intimita'
e socialita' in Nosside di Locri - Onofrio
Vox, Poetesse di Teocrito - Giuseppe
Giangrande, Melinno - Silvana Cagnazzi, Storiografia
e maternita' letteraria - Tiziano Dorandi, Figure
femminili della filosofia antica - Mario
Capasso, Un albero per Leonzio - Anna
Maria Alfieri, Eudocia Augusta - Enrico
V. Maltese, Donne e letteratura a Bisanzio
- Renzo Tosi, Clotilde Tambroni e il
classicismo tra Parma e Bologna alla fine del
XVIII secolo - Indice degli autori antichi -
Appendice. Per un album al femminile.
In copertina:
Apollo e le Muse di Marten de Vos. Museo
Reale delle Belle Arti, Bruxelles.
Readership:
All those interested in the Women Studies.
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