Giuseppe
Decollanz
AI
MARGINI DEL «CRATERE». Racconti
agosto 1991,
pp. 164, £. 14.000
Il «cratere» al quale
si fa riferimento e costituito
dallepicentro del terremoto che nel
novembre del 1980 colpi con violenza
distruttrice in Campania, la Basilicata e la
parte nord-occidentale della Puglia.
Ai margini di tale zona,
nella parte che da oriente, dai monti della
Daunia, va verso sud-ovest, attraversando le
Murge, le valli del Bradano, del Basento e
dellAgri, fino al massiccio del Pollino, si
stende un territorio aspro e povero, scarsamente
abitato, specie dopo le grandi emigrazioni degli
anni 50 e 60, contrassegnato da
ununica comune caratteristica: la desolante
dimensione di unesistenza grama e, spesso,
per alcuni, disperata, sia nel passato che nel
presente.
Sono gli ambienti
descritti da Rocco Scotellaro, al quale questa
raccolta di racconti e dedicata: in essi
sono vissuti e vivono personaggi che meritano di
essere conosciuti, soprattutto dai giovani,
magari a partire dagli anni di frequenza della
scuola dellistruzione obbligatoria.
Ai margini del
«cratere» e percio
unopera che, su unideale e molto
modesta continuita con quella di Rocco
Scotellaro, intende descrivere vita e personaggi
di una parte del Sud e dar voce a coloro ai quali
nessuno ha insegnato a parlare ed a farsi
ascoltare.
Potrebbe percio
dimostrarsi una lettura utile per suscitare nei
ragazzi e nei giovani un impegno di
solidarieta verso gli emarginati e
alimentare in loro una piu adeguata
motivazione per riflettere sugli ancora insoluti
nodi della «questione meridionale».
Sommario: Vento
di scirocco - Un pubblico bando -
Gli anni del riscatto - Il ciuccio ride
- Gli spiriti Rosalia - Il vino nel
cuore - La caduta - Fave cotte o
fave crude? - La processione di San Rocco
- Il mistero del sarmento - Angeluzzo
Taccogna: mezzano per vocazione - Ai
margini del «cratere».
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