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Giovanni
Forte – Francesco Granile
STORIE
DI BRACCIANTI. La vita, il costume, il lavoro, le lotte dei
braccianti di Castellaneta
seconda
edizione, luglio 1996, pp. 231, £. 27.000
I
braccianti perdono la posizione preminente occupata per
decenni all'interno della struttura sociale dei grandi centri
agricoli del Mezzogiorno e svaniscono, e si sperdono anche i
valori di cui sono portatori, nonché gli usi, le tradizioni,
i modi di vita che gli autori hanno voluto recuperare
attraverso una descrizione efficace e suggestiva. Ne riviene
una sorta di rappresentazione scenografica all'interno della
quale i braccianti e le toro famiglie recitano un ruolo da
protagonisti: i vicoli, i pendii, i tipici uev'cidd
costituivano palcoscenici su cui quotidianamente si recitava
la commedia della vita.
Ma
qual è oggi la collocazione dei braccianti in una società
sempre più terziarizzata ed in cui emergono modelli culturali
sempre più estranei alla tradizione bracciantile?
Ripercorrendo le tappe dell'evoluzione storica delta figura
del bracciante agricolo di Castellaneta (Taranto) ed
analizzando le grandi trasformazioni intervenute negli assetti
produttivi della realtà agricola locale e le prospettive di
sviluppo, gli autori hanno trovato le motivazioni per
affermare che non si sono esaurite le ragioni per l’avvio
di una nuova fase di protagonismo sociale dei braccianti.
Non
mancano gli elementi di riflessione su una condizione
lavorativa caratterizzata da precarietà e sfruttamento, per
riscattarsi dalla quale i braccianti di Castellaneta si sono
distinti, nel corso degli anni, in grandi lotte sindacali
ripercorse in sequenza cronologica, senza evitare di
sottolineare gli aspetti esaltanti, gli errori, i successi. La
faticosa ricerca di una condizione di vita, economica e
lavorativa, dignitosa è metaforicamente indicata come una
lunga marcia compiuta da generazioni di braccianti che fra
stenti e sacrifici hanno scritto, con molta umiltà, un pezzo
significativo della storia di Castetlaneta.
Sommario: Nota alla 2ª edizione -
Premessa - Alla ricerca di un nuovo protagonismo
- La figura del bracciante attraverso la storia
- Luoghi e modi di vita: La vita nel borgo
antico; La casa; I consumi e l'alimentazione;
Il valore del pane; Il tempo libero; Cultura,
tradizioni, riti, superstizioni; La religiosità; -
Storie di lavoro: La raccolta delle olive;
La potatura; La zappatura; La mietitura e la
trebbiatura; La raccolta delle mandorle; Il
marchese Giovinazzi e la vita nella masseria San Mama - Storie
di lotta: La lega; Il 1° maggio 1945; Le
lotte dei braccianti nell'immediato dopoguerra; Il
sindaco don Ciccio «Carnevale»; Lo sciopero del 1946;
La «Costituente della terra»; La conquista
dell'imponibile di manodopera; Collocamento: dalla
gestione sindacale a quella statale; La mezzadria; La
scissione sindacale; La conquista del sussidio di
disoccupazione; Le lotte delle raccoglitrici di olive;
La carica della polizia; Gli effetti dell'imponibile
di manodopera; Lo sciopero a rovescio nell'az. Sarapo;
La riforma agraria; L'emergenza «neve» del 1956;
La dichiarazione di incostituzionalità dell'imponibile;
La nuova fase politica e le conquiste del '69-'70; Le
vertenze aziendali; Le lotte per i contratti
provinciali; La gestione del collocamento; La
vertenza Festa; Il contratto integrativo provinciale
del 1977 - Terre incolte e mal coltivate - Il
caporalato: Lo sviluppo della produzione di uva da
tavola; Migrazione di manodopera e caporalato; Caporali
o trasportatori?; L'azienda Pesce e la coop. S. Giacomo;
Il ceto imprenditoriale emergente; Il licenziamento
dei lavoratori fissi e la perdita di potere contrattuale del
sindacato; L'arbitrariato; La gestione della
mobilità - Il recupero di dignità e la
rivalutazione del lavoro agricolo dipendente -
Bibliografia.
ISBN
88-7949-102-4
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