A Capurso lo sport agonistico si
coniuga in gran parte con il calcio e, in parte minima, con la
pallavolo e con il ciclismo. In passato anche l'atletica leggera, la
pallacanestro e il pugilato furono praticati a livello agonistico, ma
con il passare del tempo, ad eccezione dell'atletica leggera che,
comunque rientrò nei programmi estemporanei delle feste patronali e
delle manifestazioni di intrattenimento del tipo "Luglio
sport" o "Capurso estate", persero di interesse.
Tutte le specialità citate,
comunque, erano accomunate da un unico denominatore, il dilettantismo.
Il ping-pong, il pattinaggio, il
tennis e il gioco delle bocce sono praticati ancora oggi a livello
amatoriale, mentre sono del tutto estranei alla nostra cultura, vuoi
per la posizione geografica di Capurso, che non è un paese
rivierasco, vuoi per l'atavica mancanza di strutture idonee, il nuoto,
la pallanuoto e la canoa, nonostante che il paese annoveri tra i
propri concittadini dei campioni delle suddette specialità.
Si spiega, allora, la ragione per
la quale, delle oltre 330 fotografie raccolte ne "L'album
sportivo", più di 250 si riferiscono al calcio considerato in
tutte le sue forme, e la rimanente parte agli altri sport.
Ogni settore trattato è
strutturato in maniera da essere introdotto da note storiche generali,
che costituiscono il quadro di riferimento della sua storia
particolare e locale e delle relative immagini.
Il lettore vi troverà non solo
il racconto storico di ogni disciplina sportiva e le fotografie che ne
illuminano i vari momenti, ma anche tante storie personali di uomini,
prima che di atleti, che si muovono su uno scenario che si evolve di
decennio in decennio, a partire dagli inizi del '900 fino a giungere
ai giorni nostri.
Scoprirà così le gesta di tanti
protagonisti dello sport capursese, da quelle della veloce ala destra
Carvutto, un vero viveur, al gigante buono ovvero a Saverio Giuliani,
il peso massimo assai generoso con i suoi avversari. Da quelle del
portiere paratutto Vito Carbonara, detto il gatto nero per i
suoi scatti felini, a quelle di suo nipote Vito, detto il ghepardo,
per la destrezza e per la velocità con le quali ghermisce la sfera di
cuoio per insaccarla.
E saprà dell'olimpionico mancato
Sante Di Gioia, un fondista che era una vera forza della natura; di
Vito Mariano, il ciclista scalatore premiato dal regime fascista con
il brevetto "Audax"; dei fratelli Carbonara, campioni di
nuoto, pallanuoto e canoa; dei cestisti Portincasa, Squeo, Soldo,
D'Alessandro; dei pallavolisti Fatano, Padovano, Battista, Di Turi, e
compagni; dei bocciofili capursesi Lagioia, Boezio, Biancofiore,
Scarace, Capobianco e altri.
Si tratta, insomma, di un vero
album dei ricordi sportivi della comunità capursese, da consegnare a
figli e nipoti, con la particolare disposizione di chi è pronto a
iniziare un racconto con le parole tante volte ascoltate: - Quando ero
giovane..., con quel che segue.
Sommario: Presentazione
(Elio De Letteris) - Prefazione - I. Il gioco del calcio a
capurso tra le due guerre mondiali: 1. Il Foot Ball
Club Margherita di Capurso; 2. Un grave incidente; 3. Il
pallone di pezza; 4. L'eredità del F.C. Margherita; 5. L’aia
del monaco; 6. Il Campo Littorio – II. Il calcio a
Capurso nel secondo dopoguerra: 1. La Libertas; 2. Una
nuova squadra di calcio; 3. Una promozione sofferta; 4. La
1ª Divisione e il "Campo sportivo Francesco Cinefra";
5. Una "Topolino" mitica; 6. I suonatori suonati;
7. Gravi incidenti a Grumo; 8. Una nuova bufera sul calcio
capursese; 9. La rimonta; 10. Il bilancio del primo anno;
11. Una nuova classe dirigente; 12. Un campionato deludente;
13. Scongiurato il pericolo della rinuncia del Capurso; 14. L'andamento
della stagione 1952-1953; 15. Capurso rinuncia alla 1ª
Divisione; 16. Si ricomincia dalla 2ª Divisione - III. La
rinascita dell’U.S. Capurso: 1. E le chiamarono case
popolari; 2. La resurrezione dell’U.S. Capurso; 3. Il
fattaccio; 4. Quattro amici al bar; 5. Andamento dei
vari campionati; 6. L’Ursus Capurso approda in prima
categoria; 7. Il lento declino delle tre squadre locali - IV.
Una nuova era calcistica: 1. Nascita dell'A.C.
Capurso; 2. La "Promozione"; 3. Onori e oneri;
4. Il campionato 2002-2003 - V. I ragazzi del calcio:
1. La scuola di calcio degli anni '40-'50; 2. Vittorio
Carvutto; 3. Umberto Di Gioia, il maestro; 4. Vito
Carbonara Sr., ovvero il "gatto nero"; 5. Lino
Carbonara; 6. Vito Fumai; 7. Le scuole di calcio degli
anni '80-'90; 8. Vito Carbonara Jr.; 9. Nico Fumai;
10. Conclusioni - VI. Atletica leggera: 1. Sante
Di Gioia: un olimpionico mancato; 2. Il dopoguerra; 3. Gli
ultimi due decenni - VII. Ciclismo: 1. Una gara
ciclistica abusiva; 2. Il ciclismo a Capurso nel secondo
dopoguerra; 3. Una nuova società ciclistica capursese, anzi
due - VIII. Nuoto, pallanuoto e canoa: 1. Il
nuoto e la campionessa italiana Maria Anna Carbonara; 2. Il
fratello Francesco; 3. E c'è anche Adriano - IX. Pallacanestro:
1. I primi campionati provinciali di pallacanestro; 2. Quarant'anni
dopo - X. Pallavolo: 1. La pallavolo maschile;
2. La "Polisportiva Orsa" - XI. Pugilato:
1. Il peso massimo Saverio Giuliani; 2. Il peso gallo
Vincenzo Di Gioia; 3. Il welter-pesante Vito Di Gioia - XII.
Bocce, pattinaggio a rotelle, ping-pong, tennis, tiro a segno e
altro: 1. Bocce; 2. Pattinaggio a rotelle; 3. Ping
pong; 4. Il "1° torneo di tennis Città di Capurso";
5. Tiro a segno - Ringraziamento.
In
copertina: Due immagini dell'inizio del '900 evocanti i primordi
dello sport capursese: nella foto di sinistra un rampollo della
famiglia Volpe; in quella di destra riconoscibile, in maglia
nero-verde con l'orso capursese adottato come stemma dell'U.S. Capurso,
il centravanti Giuseppe Addante. Sullo sfondo una panoramica di
Capurso anni '30.
ISBN
88-7949-302-7