C'è un tempo per seminare e uno per raccogliere. La raccolta non è che
l'esaltazione della semina, della crescita e della maturazione.
Con quest'opera vogliamo "esaltare", portandola per la prima
volta alla luce, la cultura letteraria di Corato, importante centro nel
cuore delle Puglie.
"Cor sine labe - Storia antologica della poesia di
Corato" è la ricostruzione completa della "produzione"
letteraria, con particolare riferimento alla poesia, di una città che ha
saputo conquistarsi con un grande sforzo collettivo un posto rilevante
nel contesto del recente sviluppo pugliese e che mira ad ottenere un
pari riconoscimento in ambito culturale.
Cor sine labe, attraverso il recupero memoriale della
poesia, contribuisce a definire l'identità culturale di Corato
ponendola, sia per il passato che per il presente, in relazione
dialettica col territorio della provincia di Bari, della Puglia e
dell'intera nazione italiana.
Il titolo Cor sine labe (Cuore senza macchia) -
estrema sintesi del contenuto dell'opera - rappresenta in modo simbolico
e augurale lo spirito della comunità cittadina che vuole aprirsi con
coraggio e fiducia al futuro anche attraverso il suo patrimonio di
cultura letteraria.
Gli autori antologizzati nell'opera sono circa sessanta e, divisi nelle
tre sezioni di "Poeti storici", "Poeti d'oggi" e "Poesia
dialettale", definiscono un notevole patrimonio letterario da cui è
possibile "alimentarsi" significativamente. Tra quelli più ampiamente
trattati ricordiamo Orazio Caputo, capostipite dei poeti di Corato,
Guglielmo Schiralli, poeta scapigliato e primo consigliere socialista
della provincia di Bari, Vincenzo Musci e Antonietta Di Bari Bruno,
poeti "classici" degli anni Trenta, Giovanni Ripoli e Domenico Calvi
intellettuali laici e antifascisti, Vinci Verginelli, poeta e grande
cultore di filosofia ermetica, Sabino Lopez, medico, poeta di
eccezionale sensibilità e Cataldo Leone, eclettico intellettuale di
riferimento della destra cittadina. E poi? tra i contemporanei, lo
"sperimentale" Oronzo Liuzzi e il poeta politico On.le Pino Pisicchio. È
stata infine rivalutata la tradizione dialettale incardinata sul
sostanzioso contributo di Cataldo Mastromauro.
Il volume è introdotto da un'articolata e illustratissima presentazione.
È corredato da un ricchissimo apparato iconografico di quasi 400
immagini storiche e contemporanee, oltre che da decine di schede di
lettura di testi poetici, utilissime sia per il lettore comune che a
scopo didattico.
La pregevole copertina è stata realizzata dall'artista prof. Michele
Vurro.
La bibliografia è la più ricca che sia mai stata compilata su opere
letterarie scritte da coratini e su Corato, e consta di diverse
centinaia di riferimenti) i quali potranno essere per il futuro di
grande aiuto a giovani studiosi e ricercatori locali e non.
Cor sine
labe
ha,
accanto allo scopo primario di valorizzare la storia culturale
territoriale e regionale e di rivalutare la "letteratura di periferia",
anche quello di promuovere, coll'ausilio delle immagini, una forma
di "turismo della parola poetica" in terra di Puglia
assolutamente nuovo e alternativo.