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Vito Maurogiovanni

L'IMPALPABILE SENSO DEL MISTERO

Giallo al Convento

 

luglio 2008, pp. 127, € 9,00

 

È tanto "impalpabile" quanto "innegabile" che Maurogiovanni, per questo debutto fra i giallisti, si sia ispirato al suo dramma andato in scena nel 1960 e pubblicato in volume nel 1983 con il titolo "Il Caffè antico e Giallo al convento".

Quell'edizione si avvaleva di una dotta prefazione di Ettore Catalano, di un'analitica postfazione di Raffaele Nigro, di un geniale disegno di Francesco Spizzico e di "parlante" copertina di Pippo Alto ideata e realizzata ad hoc.

Gli "anta" addetti ai lavori, coloro che hanno memoria e quindi vanno "soppressi", non possono non ricordare.

Alla luce di questo antefatto ci è parso onesto e doveroso richiamare nel sottotitolo del libro "Giallo al convento", pur constatando che l'autore rientri tra gli scrittori che possono vantarsi di fare loro il motto "che un loro libro letto sia sempre un libro ancora da leggere".

In tutti questi anni Vito con scritti e azioni ci ha comunicato che il suo "motore di ricerca", quello che ha stimolato la sua creatività, è sempre stato il caffè paterno in via De Rossi. Il suo volto umano lì nasce, si nutre e sempre lì ritorna.

Stupisce che Catalano, giovane ma già illuminato, con grande lungimiranza, in quella prefazione di venticinque anni fa ai due drammi presi in esame nel libro affermasse: "Già l'ambientazione è suggestiva e, pur essendo il refettorio di un convento, non è troppo distante – come interno – dal Caffè di cui si parlava prima: il Caffè antico raccoglieva le ondate vivaci e le presenze variopinte del mondo, il refettorio ammorbidisce e sfuma i rumori, eppure ne risente l'intima crudeltà e la feroce lotta". Ossia "tutto è teatro, fuori del teatro".

L'EDITORE

 

Ora quel convento che sorgeva sul ciglio di una collina pugliese è abbandonato. Ai limiti del profondo strapiombo, però, sono rimaste le celle, i lunghi corridoi, la sala del coro, la disadorna cappella. Eppure un tempo, fra queste sacre mura, c'erano il piccolo fra Seppe, padre Antonio, padre Lucio, padre Calvario, padre Girolamo, fra Arcangelo, fra Gesualdo e aleggiava l'impalpabile senso del mistero...

 

 

In copertina: Antonello da Messina, San Gerolamo nello studio (da www.wikipedia.it)

 

ISBN 978-88-7949-493-9