Pasquale Perna
PADRE PIO: FARO SULLA
VIA LONGOBARDORUM
maggio 2004,
pp. 190, €
13,00
L'autore racconta la storia di San
Giovanni Rotondo dalle origini (VI millennio a.C.) all'arrivo
del fraticello (28 luglio 1916).
In questo volume prendono vita,
nitidi e vivi, eventi che hanno interessato secoli e secoli di
storia di questo centro garganico.
I "voli pindarici", più
volte usati per offrire al lettore un panorama del vasto
periodo storico, servono anche per "trasferire" il
lettore su fatti contemporanei.
Dalle origini che risalgono all'età
neolitica, si giunge all'età del ferro con la
nascita del villaggio posto a valle del monte
Castellano-Crocicchia, fino ad arrivare al vicus di Bisanum,
area su cui sorge San Giovanni Rotondo.
Si prosegue nella storia di questo
vicus e della sua relazione con la chiesa dedicata a San
Giovanni Battista, la Rotonda (forse, in antichità dedicata
al dio Giano), divenuta in quel tempo un "locus"
forte di aggregazione demica essendo posta lungo la Via Sacra
Longobardorum e percorsa dai pellegrini medievali che,
sofferenti nel corpo e nello spirito, trovavano
"sollievo" presso il Santuario di San Michele
Arcangelo, a Monte Sant'Angelo.
Il racconto prosegue con le vicende
storiche di Sancti Johannis Rotundi in età sveva, angioina,
aragonese e, indi, col breve periodo in cui, a seguito della
donazione di Ferrante d'Aragona (1464), questo locus diverrà
feudo dell'eroe Albanese Giorgio Castriota Scanderbeg.
L'autore, inoltre, si sofferma sui
fatti prodigiosi che hanno interessato il Gargano
(l'apparizione dell'Arcangelo San Michele, la conversione di
San Camillo de Lellis) e, come pietra miliare della nuova
storia di questa cittadina, parla dell'arrivo dell'umile
fraticello che chiama odierno faro della Via Sacra
Longobardorum.
È San Pio, infatti, il nuovo faro
della Montagna, verso la quale, come nel Medioevo, schiere di
pellegrini si avviano, ripercorrendo le stesse strade.
Il tema conduttore dell'opera è
l'intensa spiritualità che permea il Gargano: "Montagna
Sacra" che risplende del sempre attuale abito bianco
della "Santità". Una spiritualità che, alimentata
nel corso dei tempi da "fari spirituali" tra cui
Padre Pio, "fiamma d'Amore e di Speranza", diventa
contemplazione del Creato.
Nel racconto non mancano rinomate
esortazioni rivolte ai giovani per non dimenticare la propria
storia millenaria, per "aprire", spesso, i cancelli
della Memoria: "Noi tutti gli anelli di una catena di
generazioni passate, sepolte ma non dimenticate. Siamo le
acque di un fiume dalle sorgenti lontane".
Da ultimo, per arricchire il testo,
anche, di valenza didattica, sono inserite molte schede che
parlano di usanze, edifici di culto, precisi luoghi,
personaggi illustri che hanno ben meritato il ricordo dei
posteri.
Considerate
la vostra semenza:
fatti
non foste a viver come bruti,
ma
per seguir virtute e conoscenza.
(Dante
A., La Divina Commedia, Inferno,
canto
XXVI, vv.118-120)
Sommario: Presentazione
- I Paiones - Introduzione - Parte Prima: 1. San
Giovanni Rotondo e Sant'Egidio; 2. Le origini: età
neolitica; 3. Bisanum: i Dauni - Illirici; 4. L'ellenizzazione, la romanizzazione. Il
Tempio di Giano: documenti e note-memorie; 5. Il
Cristianesimo: la nascita delle Diocesi. Apparizione di San
Michele. La via Francesca; 6. San Francesco alla Sacra
Spelonca: sosta nel Castile di Sancti Johannis Rotundi; 7.
San Camillo de Lellis e San Giovanni Rotondo; 8. Le
orde barbariche sul Gargano: i Longobardi e la "Via Sacra
Longobardorum"; 9. Tramonto dei Bizantini. I
Normanni sul Gargano: Diploma del Conte Enrico IV (A.D. 14
Novembre 1095); 10. L'ordinamento dei Normanni; 11.
Gli Svevi sul Gargano: Federico II e Sancti Johannis
Rotundi, Chiesa di Sant'Onofrio; 12. Descrizione delle
mura di cinta del Castile Sancti Johannis Rotundi - Parte
Seconda: 1. L'Universitas di Sancti Johannis Rotundi e
la dominazione angioina; 2. L'ordinamento dei d'Angiò.
La Fiera di Sant'Onofrio; 3. La rivolta dell'Universitas
(A.D. 1285); 4. Gli Aragonesi sul Gargano: Sancti
Johannis Rotundi "Signoria del Capitano Giorgio Castriota
Scanderbeg"; 5. I Cavaniglia a San Giovanni
Rotondo; 6. Situazione storica e cause politico-sociali
dell'eccidio del 23/10/1860; 7. Antonio de Lisa,
Paquale Cirpoli e Francesco Nardella: gli scrivani-cronisti di
quel periodo; 8. L'arrivo dell'umile fraticello.
La Divina Provvidenza: "Sotto la croce s'impara ad
amare" - Parte Terza: 1. I Tempalri sul
Gargano e in Terra di Capitanata: loro persecuzione ad opera
di Roberto d'Angiò; 2. L'ordinamento territoriale dei
Templari; 3. L'Assise di Capua: Federico II e i
Templari - Appendice: Brani e musiche del
maestro Paolo Savino - Curiosità, notizie interessanti
e personaggi illustri: lo sapevate che?...: 1. Ex voto
pro nuptiis; 2. Il Mulino Massa; 3. Contrada
"Mattine"; 4. Chiesa Madre; 5. La
nicchia di San Michele Arcangelo; 6. La
"grotta" di San Michele di Cagnano Varano; 7. Le
tribù ebraiche; 8. Il Convento delle Clarisse e la
Chiesa di Santa Maria Maddalena; 9. Il Palazzo del
Marchese (o del Barone); 10. Mons. Antonio Tortorelli;
11. Padre Gabriele Musti; 12. Mons. Celestino
Galiani; 13. Mons. Celestino Cocle; 14. Mons.
Giocondo De Nittis; 15. Dott. Leandro Giuva - Bibliografia
- Allegato: Schede didattiche.
In copertina:
Ignazio Danti, Il Gargano, sec. XVI.
Particolare
dell'affresco nella Galleria delle Carte Geografiche, Roma,
Palazzi Vaticani. (Rielaborazione grafica con l'aggiunta del
faro di Trieste e della foto "evanescente" del Padre
ISBN 88-7949-349-3
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