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gennaio 2009, pp. 238, € 12,00

È un romanzo serio che fa ridere, forse... solo l'autore.

Marco Spilonca è uno dei tanti laureati sfornati dall'Università durante gli anni della contestazione studentesca del 1968-71. Di estrazione cattolica, si affaccia timido sul mondo convulso degli opposti estremismi delle lotte studentesche cercando di capire, marciando sempre a latere, che cosa stia succedendo alla società e al mondo allora in ebollizione. Studenti rossi contro studenti neri arroccati sulle loro posizioni all'interno delle varie facoltà si contendevano i cervelli della gente.

timido di carattere ed inesperto di donne, che gli scappano sempre di mano, è impegnato come redattore di un piccolo giornale cittadino che vorrebbe vederci chiaro in quella fuliggine politica pretendendo di cambiare il mondo. Per fortuna gli amici, i balli della domenica sera nelle case accoglienti delle ragazze semplici del tempo della fantasia lo aiutano a rendere più varia la sua vita quotidiana su cui pende la spada del servizio militare.

Chiamato dalla patria per assolvere il suo dovere, prima di partire per la sua destinazione, inoltra con il suo amico Oddone Dollario la domanda di insegnamento per la provincia di Nuoro.

Al Distretto militare cui è assegnato è alle prese con molte vicissitudini comiche e serie che gli aprono gradualmente gli occhi sulla natura delle cose, degli uomini e delle donne.

Alle prese con tre lettere di Entità che gli promettono un posto di insegnamento, arzigogola sul contenuto delle medesime con il metro del filologo dando spago alle più fantastiche congetture sul suo futuro lavoro: insegnante.

ISBN 978-88-7949-505-9