Monsignor Sante Montanaro è nato a Casamassima (Bari) l'8
settembre 1916, ma risiede a Roma.
Per gli studi ecclesiastici, frequentò la Pontificia
Facoltà Teologica di Posillipo (Napoli) e le Pontificie
Università Gregoriana e Lateranense di Roma; per gli studi
profani, fu allievo nella Università di Roma "La
Sapienza" e nell'Università’ di Firenze; completò la
sua preparazione culturale con gli studi di Paleografia,
Diplomatica ed Archivistica nell'Archivio Segreto Vaticano e
in quello di Stato di Roma.
Dopo qualche anno di insegnamento nel Liceo Classico
"San Gabriele" di Roma, fu chiamato al servizio
della Santa Sede: dapprima, quale Segretario sia della
Pontificia Commissione di Arte Sacra in Italia nonché quale
Segretario della Pontificia Accademia Artistica dei Virtuosi
al Pantheon; in seguito, quale Aiutante di Studio nel
Vicariato di Roma, e, quindi, quale Consultore del
Segretariato Pontificio per i Non Credenti nonché quale
esperto delle Comunicazioni Sociali, nell'apposita Delegazione
Regionale della Conferenza Episcopale del Lazio.
Appassionato per gli studi e per le attività sociali, dal
1948 al 1963 fu Assistente Ecclesiastico Nazionale dell'ACAI
(Associazione Cristiana degli Artigiani Italiani),
prodigandosi per creare o rinnovare le strutture giuridiche ed
economiche di tali importanti categorie produttive; dal 1972
è Assistente Ecclesiastico della Primaria Associazione
Cattolica Artistico-Operaia, nel cui ambito ha promosso ed
organizzato 9 Seminari di studi su "Cultura e
Società", con numerosi corsi post-universitari nei
settori delle lettere, delle arti e delle scienze,
frequentati, ogni anno, da circa quattrocento giovani, gran
parte dei quali assunti dal Ministero per i Beni Culturali e
Ambientali (Biblioteche, Archivi, Soprintendenze), dal Comune
di Roma e dai più prestigiosi Istituti culturali (Accademia
dei Lincei, Accademia dei Quaranta, Accademia di S. Cecilia,
ecc.).
Valido assertore del rinnovamento dell'arte, soprattutto
sacra, nel 1950, quale Segretario della Accademia dei Virtuosi
al Pantheon, collaborò alla organizzazione della Mostra
Internazionale di Arte Sacra dell'Anno Santo; negli anni '60,
organizzò, nell'ambito della Mostra di Oltremare di Napoli, 3
Convegni Nazionali e 3 Mostre Nazionali di Arte ed Artigianato
artistico sacri.
Altre Mostre Nazionali di Arte Sacra (architettura,
pittura, scultura, grafica) sono state da lui organizzate,
negli anni 1975, 1984, 1986 a Roma, utilizzando Palazzo
Braschi e la Basilica di Santa Maria in Cosmedin.
Rilevante è stato il contributo da lui dato per la
celebrazione, negli anni 1989-1990, del Secondo Centenario
della Rivoluzione Francese a Roma, che portò all'allestimento
di una significativa mostra sull'argomento e ad una apprezzata
pubblicazione, dal titolo "Rivoluzione Francese e Roma".
Con la collaborazione del Ministero per i Beni Culturali e
Ambientali e del Ministero del Lavoro, ha curato due volumi:
uno sugli Atti del Convegno Nazionale di Grottaferrata,
a riguardo delle Biblioteche, degli Archivi e degli Istituti
Culturali Italiani, e l'altro sugli Atti del Convegno
Nazionale delle Cooperative dei giovani, sorte con la legge
285.
Dal 1993 al 2000, si è fatto promotore, in Casamassima, di
8 estemporanee o Rassegne di arte contemporanea nelle quali
sono stati esposti i lavori di centinaia di artisti,
soprattutto giovani.
Ha fondato e diretto la Rivista: "Per una Civiltà
europea dello Spirito" e "Opera Aperta",
curando, nello spirito del Concilio Vaticano II, proficui
incontri e scambi di utili esperienze fra i rappresentanti
più autorevoli delle varie culture in Italia ed all'Estero.
Autore di numerosi articoli e di varie pubblicazioni, è
Membro effettivo della Pontificia Accademia Artistica dei
Virtuosi al Pantheon, Presidente Onorario dell’Archeo Club d’Italia
– Sezione di Casamassima, Socio d'Onore del Nobile Collegio
Chimico-Farmaceutico di Roma e del Rotary Club-Terra dei
Peuceti di Casamassima (Bari).
Sommario: Introduzione: Tormentate
relazioni fra proprietari e contadini. La questione sociale
nel mezzogiorno d’Italia. La crisi agraria di fine secolo.
Il ricorrente fenomeno del flusso migratorio nel meridione d’Italia:
1. Tormentate relazioni fra proprietari e contadini,
2. La questione sociale nel Mezzogiorno d’Italia, 3. La
crisi agraria della fine del secolo, 4. Il ricorrente
fenomeno del flusso emigratorio nel Meridione d’Italia
– Capitolo Primo. A Casamassima a cavallo
tra la fine del 19° secolo e gli inizi del 200 secolo, nuovi
strumenti di politica socio-amministrativa e ristrutturazione
dei servizi pubblici essenziali. La benemerita azione del
Regio Delegato Straordinario Provaroni: I. Nuovi
strumenti di politica socio-amministrativa a Casamassima e la
benemerita azione del Regio Delegato Straordinario Provarono:
1. Il nuovo "Regolamento di Polizia Urbana", 2.
"Regolamento" e "Commissione Edilizia" a
Casamassima, 3. La benemerita azione del Regio Delegato
Straordinario, Prof. Giuseppe Provaroni; II. Progresso
tecnologico nei servizi pubblici a disposizione delle
popolazioni del Sud, nella seconda metà del 19° secolo e
agli inizi del 20° secolo: 1. La pubblica illuminazione,
2. Il servizio postale, dei risparmi e telegrafo, 3. Servizio
ferroviario, 4. La storia dell’approvvigionamento idrico in
Puglia e il definitivo progetto di un acquedotto nella
Regione; III. Chiesa e Confraternita del Purgatorio nel
secolo XIX: 1. La Confraternita del Purgatorio prima e
durante il 1795, 2. Vicende della Chiesa della Confraternita
del Purgatorio nell’Ottocento, 3. La "Festa del
secolo" e il tragico episodio della caduta del pallone - Capitolo
Secondo. Primo quindicennio del 20° secolo. Le
morti premature dell’On. Michele Zella Milillo e del
Canonico Don Michele Bufano. La nascita del Partito Socialista
Marxista e l’assassinio di Vincenzo Savino. La gestione
commissariale del Dottor Francesco Orlandi: I. Il
grande cordoglio della cittadinanza casamassimese per la
tragica fine del Re Umberto I di Savoia: 1. La
"rivolta della fame" e la profonda crisi di
fine secolo XIX, 2. La ripercussione del "più grande
delitto del secolo" nella cittadina di Casamassima, 3. La
commemorazione dell’Amato Sovrano nella riunione del
Consiglio Comunale del 3 agosto 1900 e la preghiera rivolta
dal Consiglio al Sindaco in tale circostanza, di intervenire
in Roma ai funerali del Re", 4. La celebrazione dei
funerali del Re in Casamassima con i telegrammi che, dopo la
cerimonia funebre, furono inviati a vari personaggi; II. La
prematura morte dell’On. Membro della Camera dei Deputati:
Don Michele Zella Milillo: 1. Gli Zella Milillo: origini e
tramonto, 2. L’Azienda agraria e il Palazzo degli Zella
Milillo, 3. L’Onorevole Dott. Michele Zella Milillo; III. La
morte del Canonico Don Michele Bufano e di altri due clienti
della Farmacia Orofino: 1. La farmacia della morte, 2. Le
versioni sulla causa dei decessi, 3. Il rimpianto della gente
per le vittime innocenti; IV. Il Partito Socialista
Italiano in Puglia e a Casamassima dalla sua nascita alla
Grande Guerra: 1. Le varie fasi del socialismo 2. Il
socialismo marxista italiano e la fondazione delle leghe 3. Il
socialista casamassimese avvocato Vito Lefemine 4. Il partito
socialista marxista e l’organizzazione dei Congressi 5. In
alcune pagine di Gaetano Salvemini su "Il sistema
giolittiano", la chiave per la lettura e per una maggiore
comprensione delle tristi vicende che funestarono Casamassima
agli inizi del secolo XX; V. Dagli inizi del secolo 200
(anno 1907) all’assassinio di Vincenzo Savino avvenuto il 3
maggio 1909, lotte all’ultimo sangue fra i liberali e i
socialisti casamassimesi per conservare od ottenere il potere:
1. Cronaca spicciola di fatti e misfatti casamassimesi, prima
dell’assassinio del Savino, 2. La scomparsa, nel 1908, di
due personaggi di notevole ma ben diverso rilievo: l’avvocato
Francesco Lapenna e l’arciprete Monsignor Leonardo
Carnevale, 3. L’assassinio di Vincenzo Savino, 4. L’imponente
manifestazione di dolore del popolo di Casamassima per la
morte di Savino, 5. Dalla morte di Vincenzo Savino alle
dimissioni, a fine luglio del 1910, del Consiglio comunale di
Casamassima, 6. L’insediamento del Commissario prefettizio,
Dott. Francesco Orlandi, e l’azione da lui svolta a
Casamassima dal 26 luglio al 4 dicembre 1910, 7. Testimonianze
e documenti di vario genere: valide prove per una migliore
comprensione dell’assassinio di Vincenzo Savino e dell’ambiente
nel quale tale delitto fu concepito e perpetrato - Capitolo
Terzo. Le condizioni economiche e sociali di
Casamassima ai tempi e dopo l’assassinio di Vincenzo Savino
e la condanna dell’autore di tale efferato delitto. Gravi
ripercussioni del degrado della società civile in ambito
ecclesiastico: I. L’ambiente
socio-economico casamassimese, alla luce dell’Inchiesta
Parlamentare, pubblicata nel 1909: 1. Le colture dell’olivo
e del mandorlo, 2. La coltura della vite, 3. Una serie di dati
relativi a Casamassima, 4. Contratti agrari e piccoli
imprenditori agricoli a Casamassima, 5. La vita dei contadini
(alimentazione, abitazione, ordine e pulizia, acqua potabile e
fogne, condizioni sanitarie, destino dei vecchi) a Casamassima,
agli inizi del secolo XX, 6. Condizioni intellettuali e morali
dei contadini casamassimesi, agli inizi del secolo XX 7.
Comportamento, disposizione all’associazionismo, istruzione
dei contadini della Casamassima di inizio secolo XX, 8.
Relazioni fra contadini e proprietari di Casamassima agli
inizi del secolo XX, 9. I contadini di Casamassima e l’Amministrazione
del luogo, alla vigilia dell’assassinio del Savino, 10. I
movimenti migratori nella Casamassima dell’inizio secolo XX;
II. Guasti seguiti all’assassinio di Vincenzo Savino
e processi relativi a tale delitto: 1. Un primo successo
dell’Amministrazione comunale di Casamassima e del suo
Sindaco, don Mariano Azione, 2. Il processo per l’assassinio
di Vincenzo Savino alla Corte di Assise di Bari, 3. Le udienze
della Corte di Assise di Bari nei giorni 17, 18, 21 novembre
1911, 4. Richiesta di rinvio del dibattimento per legittima
suspicione. Udienza del 24 novembre 1911, 5. Su intervento
della Corte di Cassazione, il processo Savino-Tanzella venne
trasferito da Bari ad Ancona, 6. Il processo alla Corte di
Assise di Ancona e la condanna dell’assassine Tanzella; III.
Interazioni fra la vita politico-amministrativa della
Cittadina di Casamassima agli inizi del secolo XX e le
burrascose vicende della Comunità religiosa di quel Paese
nello stesso periodo di tempo: 1. L’Arcipretura del
Sacerdote Don Giovanni Perniola senior: un periodo scabroso
della storia della locale Chiesa di Casamassima, 2. Piano di
don Giovanni Perniola per risolvere le questioni pendenti
della Chiesa Parrocchiale ex-Ricettizia con il Comune di
Casamassima, 3. Diligenza dell’Arciprete Perniola nell’amministrazione
dei beni della prebenda parrocchiale di Santa Croce in
Casamassima, 4. I difficili rapporti di Don Giovanni Perniola
con l’Arcivescovo di Bari, Monsignor Giulio Vaccaio, 5. La
consumazione della rovina di don Giovanni Perniola, 6. La
provvista del nuovo Arciprete di Casamassima: la contrastata
nomina e la figura del titolare, 7. L’opera dell’Arciprete
Gaetano Grandolfo per procurarsi dei validi collaboratori
(Sacerdoti e Religiose) nel lavoro pastorale a servizio della
popolazione di Casamassima; appendice: I. Processi
intestati contro il Cav. Donato Amenduni di Ascanio per un
preteso abuso d’Autorità, II. Lettera aperta del
N.H. Don Donato Amenduni al Sac. Don Giovanni Perniola, ex
Arciprete, datata 25 marzo 1915, III. Ai Casamassimesi,
IV. Un giusto rincrescimento del cav. Donato Amenduni,
V. Decreto dell’Arcivescovo Giulio Vaccaro, in data 13
dicembre 1913, a riguardo del Regolamento di disciplina
capitolare, per il Capitolo della Collegiata di Santa Croce in
Casamassima, VI. Articolo nel Settimanale Socialista
"La Conquista" del 1° maggio 1914 - Capitolo
Quarto. Dalla Guerra Libica degli anni 1911-12 alla Prima
Guerra Mondiale, con i gravi problemi del primo dopoguerra e l’avvento
del Fascismo: I. Il servizio della pubblica
illuminazione elettrica a Casamassima: 1. La conclusione
delle trattative per la realizzazione del servizio della
pubblica illuminazione elettrica, 2. Capitolato per la
concessione del servizio dell’illuminazione elettrica
pubblica e privata nel Comune di Casamassima da parte della
Società Industria e Servizi Elettrici, 3. Il servizio della
pubblica illuminazione elettrica a Casamassima negli anni
immediatamente precedenti la 2ª Guerra Mondiale; II. Il
conferimento di una medaglia del Comune agli eroici
concittadini, di ritorno dalla guerra libica del 1911-12;
III. Il socialista casamassimese Vito Lefemine: il suo
operato e gli attacchi indirizzatigli dal Settimanale "La
Conquista" di Bari; IV. Nel 1913, un opportuno
intervento dell’Ufficiale Sanitario Dottor Angelo Pesce, a
favore della pubblica salute; V. Ammirevole
solidarietà e generoso contributo di vite umane da parte
della comunità casamassimese nello svolgersi della prima
guerra mondiale (1914-1918): 1. Vicende belliche
italo-austriache dal 1915 al 1918, 2. Iniziative patriottiche
e di solidarietà, realizzate, a Casamassima, nel perdurare
della guerra e alcuni anni dopo la sua fine, 3. Eroi
casamassimesi decorati al Valore Militare, 4. Quaderno di
prigionia del Tenente Vito Giambattista Latilla.
Testimonianze, 5. Intitolazione di vie del paese a soldati
morti nella guerra 1915-18, 6. Canto d’addio; VI. Diversità
di vedute e conseguente dissidio fra il Comune di Casamassima
e il Titolare della Parrocchia di Santa Croce, in merito all’annuale
dotazione di tale Parrocchia per le spese di culto; VII. Nel
1916 traattative in corso tra la Confraternita dell’Immacolata
e l’Amministrazione Comunale di Casamassima per la permuta
dell’Oratorio della Concezione con la Chiesa di S. Chiara;
VIII. Gli anni dal 1917 al 1921: l’instancabile opera
dell’Arciprete Gaetano Grandolfo per la promozione della
sussistenza materiale, economica e morale della Parrocchia di
Santa Croce: 1. Riduzione della ricchezza mobile e della
manomorta, 2. Revisione dell’assegno provvisorio delle spese
di culto, 3. Azione per la giusta valutazione della
consistenza patrimoniale del Beneficio di Santa Croce in
Casamassima; IX. Entità, situazione e pretese della
Federterra della Provincia di Bari nell’ambiente
socio-economico degli anni 1919-1920; X. Ombre e luci
nella Casamassima degli anni 1919 e 1920: 1. Morte a
Casamassima, nell’aprile del 1920, di un ladro di cavalli,
2. Procedimenti penali a carico dei cittadini Salvatore Comite
e Carmine Lamanna, 3. Due utili iniziative nella Casamassima
degli anni 1919 e 1920: l’apertura dell’Istituto Giuseppe
Panni e la costituzione dell’Unione Agricola, 4. Il 1920: un
anno quasi tutto infausto per il Sindaco Cav. Mariano Azzone e
certamente preparatorio per l’emergere del nuovo candidato a
Sindaco, Prof. Nicola Susca; XI. Scioperi e agitazioni di
contadini e operai. Atteggiamenti dei Governi. Scontento di
tutti e avvento del Fascismo; XII. Il tentativo
giolittiano di risolvere i problemi del dopoguerra e di
opporsi all’avvento del fascismo, con il "riformismo
operaio", contrasto dalle diverse vedute dei partiti
popolare e socialista: 1. Il Partito Popolare e la
questione meridionale, 2. Il Mezzogiorno e la rivoluzione
socialista; XIII. Il Comitato per le onoranze ai Caduti
della Guerra Mondiale e l’erezione di un Monumento in loro
onore: 1. Comitato cittadino di Casamassima per le
onoranze ai Caduti, 2. La decisione di sostituire alla lapide
un Monumento, 3. Le vicende del Monumento ai Caduti in guerra
- Capitolo Quinto. Dal negativo evolvere del
Fascismo in dittatura (1924) alla conclusione dei lavori di
ristrutturazione e ampliamento della Chiesa Matrice di
Casamassima: I. Attese e realtà, dopo le elezioni
del 6 aprile 1924; II. Distruzione delle autonomie
locali e trasformazione urbana a Casamassima in epoca fascista;
III. Il Podestà Mariano Azzone e il Campo Sportivo
Comunale del Littorio: 1. La scelta del sito per il campo
sportivo, 2. L’invito prefettizio a fare preparare il
progetto del Campo Sportivo, 3. L’affidamento dei lavori del
muro di cinta, 4. Il perfezionamento della pratica di acquisto
del terreno per il Campo Sportivo del Littorio Notizie varie
in relazione con il Campo Sportivo; IV. La costruzione dell’Edificio
Scolastico "Guglielmo Marconi": 1. Il progetto
dell’Ingegnere Forcignanà ripreso dall’Ingegnere Ruggiero
Ceo, 2. L’appalto dei lavori per la costruzione del nuovo
Edificio Scolastico, 3. La realizzazione dell’opera; V. Le
benemerenze del Podestà Dottor Episcopo nei riguardi della
Banda musicale cittadina e il perché ne ordinò lo
scioglimento; VI. La struttura e l’attività della
Congregazione di Carità ai tempi del Podestà Episcopo;
VII. Il Governo fascista conquista l’Etiopia e si
avvicina alla Germania di Hitler: 1. Dalla vittoria, ad
Adua, dell’armata abissina di Menelik alla conquista
fascista dell’Etiopia nel maggio del 1936, 2. Il ricordo
dell’assedio economico all’Italia, nella lapide che venne
apposta a Casamassima, 3. La generosità del popolo
casamassimese nel sostenere la causa dell’impresa etiopica,
4. L’avvicinamento di Mussolini alla Germania di Hitler, dal
tempo dell’assedio economico alla stipula del Patto di
Acciaio, 5. Storia spicciola paesana di Casamassima, dal 1935
allo scoppio della 2ª Guerra mondiale, 6. La ristrutturazione
e l’ampliamento della Chiesa Matrice di Casamassima, 7. L’arciprete
Don Giovanni Perniola iunior contro i fratelli Nicola,
Giovanni ed Oronzo Grandolfo - Capitolo Sesto. Dallo
scoppio, nel 1939, della 2A Guerra Mondiale al processo
storico iniziato nel corso del conflitto e ai mutamenti
verificatisi nel Mezzogiorno d’Italia, dal 1945 alla fine
degli anni Cinquanta: I. Nella Seconda Guerra
mondiale lo scontro di due ideologie: quella totalitaria e
quella democratica: 1. L’iniziale non belligeranza dell’Italia,
2. L’Italia in guerra, 3. Casamassima prima del 25 luglio
1943, 4. Dal 25luglio 1943 alla nomina di Vito Nicola Susca a
Commissario prefettizio di Casamassima 5. Nel 1944, Vito
Nicola Susca, Sindaco, rinnova il Comitato ECA, 6. Nell’incalzare
da Taranto a Bari i Tedeschi, gli Anglo-Americani
organizzarono a Casamassima un importante Ospedale Militare,
procedendo poi alla requisizione del terreno per il Cimitero
Polacco, 7. Vittime civili casamassimesi durante la Seconda
Guerra Mondiale, 8. Uno sguardo sereno alla gestione
amministrativa del Comune di Casa-massima, da parte del prof.
Susca, nel periodo che va dal 6 settembre 1943 al 18 marzo
1946; II. L’azione del governo verso l’Italia
meridionale dal 1944 in poi, attraverso i fattori che ne
furono alla radice, e gli aspetti più significativi: 1.
Fattori che furono alla radice della ripresa dell’azione di
governo verso l’Italia meridionale, 2. Gli aspetti più
significativi dell’azione del governo verso l’Italia
meridionale; III. Nel secondo Dopoguerra, la vita a
Casamassima con i problemi della ricostruzione economica e
della "guerra fredda" tra due diversi schieramenti
socio-politici, uno ispirato agli Stati Uniti d’America e l’altro
facente capo all’Unione Sovietica: 1. Dall’intitolazione
della Chiesa Matrice di Casamassima all"’Invenzione
della Santa Croce" al "Crocifisso" monumentale
dello scultore Adolfo Rollo, 2. Le elezioni aamministrative
del marzo 1946; IV. In occasione delle elezioni
amministrative del 25 maggio 1952, circolarono fra la
popolazione una "lettera aperta" ai cittadini di
Casamassima sul comportamento del Sindaco Susca e un velenoso
libello contro la sua gestione amministrativa; V. Un’intricata
vertenza tra il Comune di Casamassima e la ditta Mitolo per l’aggio
a questa spettante per la gestione della Esattoria comunale;
VI. La costruzione, nel 1954, del "Villaggio della
Fanciulla" e, nel 1956, della Chiesa "Cristo
Re"; VII. Dal 1953 al 1956, ginnaste del Gruppo
Sportivo Patronato Scolastico e del Gruppo Sportivo "D’Addetta"
di Casamassima, alla conquista di allori e di pagine di gloria
per il proprio paese; VIII. La grande nevicata del 1956
e le prime ferite al tessuto artistico dell’ex Monastero
delle Chiariste e della sua Chiesa; IX. Ancora nel
1956, con la recrudescenza dei furti nelle campagne, il
ferimento di un ladro di mandorle e una lettera-denuncia del
Sindaco Fiermonte; X. Anno 1957: un interessante
articolo dello studioso Raffaele Nitti nel quale è data
notizia di preziosi documenti relativi alla famiglia Massimo e
al loro feudo di Casamassima; XI. Nella calda
accoglienza riservata nel 1957 dai casamassimesi emigrati in
America all’Arciprete della Chiesa Matrice di Santa Croce,
un segno della loro profonda nostalgia verso la patria e il
paese natio - Capitolo Settimo. Dal
"centrismo" degasperiano al sorgere e al lento
declinare del "centro-sinistra" fino al crollo del
Ԧmuro di berlino" e ai complessi problemi che ne sono
derivati: I. Nel 1960, la posa della prima pietra
della Scuola Media di Casamassima e la scomparsa dell’antica
chiesetta primiceriale di San Sabino; II. Nel 1959
demolizione del monumento alla Croce, sito all’angolo di via
del Rosario con la via Guglielmo Marconi, già di S.M. del
Soccorso e poi dell’Immacolata Concezione o via Acquaviva;
III. Dal 1958 ai nostri giorni: il Frantoio Sociale, una
struttura necessaria ma travagliata nella sua evoluzione:
1. La necessità di un "Frantoio Sociale" a
Casamassima, 2. Atto Costitutivo, Statuto e primi organi
sociali della cooperativa denominata "Frantoio
Sociale", 3. I primi anni di attività, 4. La concessione
dei fondi della Cassa del Mezzogiorno attraverso la stipula,
con il Banco di Napoli, di un contratto di mutuo per il
miglioramento agrario, 5. L’inaugurazione del "Frantoio
Sociale", 6. Le dimissioni del primo presidente del
"Frantoio Sociale" e il salvataggio della
cooperativa da parte dell’Ente di Sviluppo della Puglia e
della Basilicata, 7. Ulteriori travagli del "Frantoio
Sociale", 8. Altre notizie sul "Frantoio
Sociale"; IV. Agli inizi del 1963, la "Cantina
Sociale", un’altra cooperativa più che opportuna nel
territorio di Casamassima: 1. Atto costitutivo e Statuto
della "Cantina Sociale" di Casamassima, 2. I primi
Organi sociali e la sottoscrizione del primo capitale, 3.
Ubicazione e costruzione della "Cantina Sociale", 4.
Cenni storici sulla vita della Cantina sociale, 5. Un giudizio
critico sui nuovi Organi societari, 6. Elementi di vario
genere per redigere un bilancio dei rapporti intervenuti fra i
soci e le strutture della "Cantina Sociale"; V. Nelle
elezioni amministrative dei quadrienni 1956-1960 e 1960-1964
maggioranza della Democrazia Cristiana nei Consigli e nelle
Giunte comunali; VI. Nel luglio del 1963, l’onesta
denuncia dei mali ora esistenti nell’Edilizia di Casamassima,
da parte di un Assessore dalla mente aperta verso l’avvenire;
VII. Nel 1963, "vecchio e nuovo piano regolatore
religioso a Casamassima"; VIII. La mancata
elezione, nelle Amministrative del 1964, del ragioniere
Francesco Santolla a Consigliere comunale di Casamassima, e i
presunti osteggiatori di tale elezione, nella denunzia fattane
dallo stesso Santolla; IX. Il 1966, un anno denso di
avvenimenti negativi: le forzate dimissioni del Sindaco
Onofrio Fiermonte; l’impopolare allontanamento da
Casamassima delle Figlie della Carità; gli intrighi interni
di un partito; il minicompromesso storico. Il tutto raccolto
in una pagina di fuoco, da G.P, un "velenoso"
cronista locale: 1. Le forzate dimissioni del Sindaco
Onofrio Fiermonte, 2. L’impopolare allontanamento da
Casamassima delle Figlie della Carità, 3. Gli intrighi
interni di un partito, 4. Il "minicompromesso storico, 5.
Una pagina di fuoco del locale Arciprete; X. Anni
1967-1972: l’erezione di una seconda parrocchia nel 1967; l’inaugurazione
della prima edizione dei Giuochi della Gioventù nel 1969; la
Convenzione con l’ospedale Miulli nel 1972; la scomparsa nel
1972 del ginnasta Valentino De Cataldo: 1. Una strana
testimonianza dei veleni circolanti nella comunità di
Casamassima negli anni 1967 e 1968, 2. L’erezione della
seconda Parrocchia di 5. Maria delle Grazie, 3. I Giuochi
della Gioventù del 1969 e le iniziative che si tennero a
Casa-massima negli anni successivi, attraverso il ricordo e il
giudizioche ne diedero, nel 1989, persone responsabili, 4. Nel
1970, il capo Banda Vitangelo Ardito non volle al suo funerale
l’Arciprete Perniola, 5. Nel 1972, la stipula della
Convenzione con l’Ospedale Miulli di Acqua-viva delle Fonti,
per l’installazione di alcune strutture ospedaliere di tale
Istituzione nei locali dell’Orfanotrofio dell’Addolorata
di Casamassima, 6. L’allarme della popolazione casamassimese
per l’ipotizzata chiusura del "Pronto soccorso"
del luogo , 7. Quale avvenire per il plesso ospedaliero Miulli
di Casamassima?, 8. La prematura scomparsa, nel 1972, di un
astro che si stava alzando, fulgente, nell’orizzonte dello
sport casamassimese e pugliese; XI. Nel 1978 l’inaugurazione
del Circolo di Cultura e Arte "Il Faro"; XII. Sindaci
e Amministrazioni Comunali di Casamassima negli anni 1974-1993;
XIII. Il primo omaggio dei Casamassimesi al Papa polacco,
nell’annunzio che ne fu dato nel dicembre 1978 e nel
"faccia a faccia" con Lui il 3 gennaio 1979: 1.
Annunzio dell’omaggio dei Casamassimesi a Papa Wojtyla
"Significato del nostro omaggio a Papa Wojtyla", 2.
3 gennaio 1979: data storica. Incontro di 260 casamassimesi
con Papa Wojtyla; XIV. Negli anni 1980-1982, comparsa e
scomparsa dell’Istituto Agrario a Casamassima; XV. Nel
1984, in aggiunta o meglio in concorrenza con il
"Frantoio sociale", la costituzione di un’altra
società intitolata "Cooperativa Ortofrutticola
Agricoltura Associata" s.r.l.: 1. Atto costitutivo
della nuova Cooperativa, 2. Dallo Statuto: durata e finalità
della Cooperativa, 3. Notizie varie sulla datazione e sull’attività
della Cooperativa; XVI. Nel 1987, l’inizio di una
prestigiosa gara intitolata "Stramaxima", a cura
dell"‘Amatori atletica" del luogo; XVIII. Dallo
storico trentennio della presenza islamica a Bari (847-871 d.C.)
al vivente quarto Emiro e alla "Cittadella islamica"
da lui fatta sorgere a Casamassima; XIX. Il Sacerdote,
Don Tommaso Conticchio, un profondo conoscitore dei
"Testimoni di Geova" ci parla di quel movimento
religioso; XX. La criminalità a Casamassima nel
periodo 1987-1999: 1. Anno 1987: il mistero non risolto
della morte del sacerdote Don Filippo Lassandro, 2. Dal 1988
al 1999 un crescendo impressionante di fatti criminosi, 3.
Utili riflessioni per non lasciarci sopraffare dal panico; XXI.
Novità nell’aria, in vista delle elezioni amministrative
dell’anno 1993: 1. Elezioni amministrative del 6 giugno
1993: svolgimento, risultati e prima riunione del nuovo
Consiglio comunale, 2. Genesi della lista "Insieme per
cambiare" e "Programma amministrativo" dalla
stessa presentato, 3. Intervista con il nuovo Sindaco di
Casamassima, dott.ssa Paola Susca Bonerba; XXII. Le
elezioni amministrative del 27 aprile 1997: le liste
presentate; i comizi inaugurali e i programmi delle stesse. I
risultati conseguiti da ciascuna di esse; i motivi della
prevalenza di una lista sulle altre; l’avvio del lavoro con
il primo Consiglio comunale: 1. Schieramenti politici alla
ribalta nel 1997, 2. I comizi inaugurali e i programmi dei tre
schieramenti, 3. I risultati conseguiti dalle tre liste, 4. I
motivi della prevalenza della lista di
"centro-sinistra" sulle altre due di
"centro-destra" 5. L’avvio del lavoro con il primo
Consiglio comunale, 6. Anno 1999: alternanza di inquietudini e
di ritorni al sereno nella maggioranza di centrosinistra, 7.
Le dimissioni dell’assessore al Bilancio Francesco Massaro;
XXIII. Dicembre 1997: attivati dall’Asl Bari 5, presso il
Poliambulatorio di Casamassima, i nuovi servizi di chirurgia
oncologica e generale e di cardiologia; XXIV. Anno
1998: quella macabra scoperta del 14 maggio 1980: 1.
Ancora vivo fra la gente di Casamassima, il ricordo di quella
brutta mattina di maggio, 2. Il riavvio nel 1997 delle
indagini dell’infanticidio della piccola Serena, 3. I
presunti responsabili dell’infanticidio e il loro profilo
morale, 4. L’arresto del Giovinazzo e misure di giustizia
nei riguardi degli altri presunti responsabili dell’infanticidio,
5. Comportamento di Nicola Giovinazzo e dell’ex ragazza
madre negli interrogatori da parte dei giudici e linea di
difesa dagli stessi adottata, 6. Da una seconda ordinanza di
custodia cautelare in carcere, agli arresti domiciliari del
pastore Nicola Giovinazzo; XXV. Anno 1999: inquietanti
interrogativi sulla morte di un operaio, custode occasionale
di un centro culturale islamico: 1. Elementi utili per una
possibile ricostruzione della dinamica dell’atroce morte
dell’operaio Antonio Carbonara, 2. I risultati dell’autopsia
e i primi provvedimenti giudiziari, 3. Il moltiplicarsi dei
misteri e l’angosciante dubbio sulla vera natura dell’omicidio,
4. L’atteggiamento dei legali della famiglia Carbonara; XXVI.
Anni 1999-2000: l’istituzione di una "Scuola Media
Superiore" a Casamassima; XXVII. Anno 1999: la
foto del Millennio.